venerdì 21 novembre 2008

Leggerezza

Splendida sensazione.
Avere quasi l'impressione di volare, poter fare tutto...
E come un folletto che gira nel bosco,
godo dei momenti passati insieme.
Tra un sorriso, uno sguardo complice
Una parola taciuta e uno scherzo mai risparmiato.

martedì 14 ottobre 2008

Profumo

Frammenti di vita,
Ci sono persone che saranno solo questo.
Il tempo li trasformerà in immagini dai contorni pallidi,
Pagine ingiallite pronte a farsi polvere.
Ma in te resterà sempre il ricordo indelebile del loro profumo
Per averne bevuto l’essenza,
Intriso il tuo corpo nel calore della loro pelle.
Avranno il profumo del pane appena sfornato,
L’aroma del caffè caldo,
Sfiorerai i panni appena lavati e in te ritornerà il profilo del loro viso
L’odore del vento che soffia caldo una sera d’estate.
Sarà una sensazione che non si spiega,
Un pugno allo stomaco,
Un brivido che porterà via ogni singola corazza,
Il sorriso che si addormenta con te

sabato 19 luglio 2008

Ricordi

Li puoi toccare
sono reali
hanno forme e colori
il loro contorno può sbiadire
ma saranno sempre tuoi
Puoi correre, scappare
non ti lasceranno mai
affannarsi non serve
Sanno giocare a nascondino
vengono fuori
come folletti dispettosi
Fanno piangere a volte
sorridere, impazzire di dolore
ma sono tuoi
Sono te
non ti lasceranno mai
affannarsi non serve

domenica 13 luglio 2008

Sei tu

Sei tu
E per un istante
Non esiste altro che noi

venerdì 16 maggio 2008

L'amore

Cos’è l’amore se non l’essenza dell’assurdo?
Assurdo è il mio amore per te,
Tu così sconosciuto, eppure così vicino.
Amore è lasciarmi cullare dalle onde del mare,
Abbandonarmi all’ignoto.
Fare un salto ad occhi chiusi senza la paura di cadere.
Amare è reggersi su un unico filo in un perfetto equilibrio di anime,
Camminare lungo un percorso che si fa sublime se percorso insieme.
Amore sei tu che mi rendi vita,
Spazio per divergenza d’emozioni.

sabato 3 maggio 2008

Scrivere

Mi sono sempre chiesta cosa voglia dire veramente scrivere e, di riflesso, cosa comporti studiare un'opera e il suo "creatore".
A scuola, e adesso all'università, mi hanno sempre insegnato a conoscere un autore attraverso la chiave di lettura di qualche critico, che mi suggerisse, in qualche modo, il pensiero di chi quell'opera l'aveva scritta. E allora giù con parafrasi e analisi del testo più o meno aprofondite. Ma se certo è che qualche idea a riguardo la possono sempre suggerire il periodo storico in cui lo scritto è stato composto e la vita dello scrittore, cosa, o meglio, chi può davvero sapere cosa l'autore sentisse nel suo profondo, mentre, dotato di carta e penna, buttava giù le prime bozze delle sue idee?
Lo ammetto, io poi ho una concezione particolare di "opera d'arte", che sia essa poesia o semplicemente un racconto. Secondo me la vera creazione sta nell'abilità di qualcuno di scrivere di getto ciò che ha in mente, per poi, eventualmente, correggerla nei piccoli particolari. Altrimenti si passa a quella che mi viene da definire una costruzione.
Secondo me cercare la rima, la metrica, contare le sillabe, fanno sicuramente parte dell'abilità di uno scrittore, ma ne limitano, in qualche modo, l'originalità, la veridicità della creazione.
Tutto questo perchè, mentre riflettevo su tutto ciò, ripensavo al mio ultimo esame di Letteratura Italiana e al ragazzo che mi ha interrogata.
Per carità è lecito aspettarsi che mi si chieda cosa c'è scritto sul libro riguardo questo o quell'autore, ma perchè non chiedere anche la mia opinione? In fondo per averne una l'argomento deve essere conosciuto, no?
Mi spiego, se mi viene chiesto cosa ne penso del pensiero Leopardiano, o di quello di stampo Verista di Verga, per poter rispondere devo quantomento aver letto qualcosa di loro, averlo affiancato a qualche libro di critica e, solo dopo, aver formulato una mia idea a riguardo, dimostrando poi una capacità critica più o meno condivisibile.
Perchè limitare un esame, o una discussione, a ciò che gli altri hanno detto?
Se mai dovessi scrivere qualcosa degno di nota (per gli altri, perchè se scrivo qualcosa, per me, è sintomo di un partiolare momento cha valga la pena essere ricordato) mi piacerebbe sapere che venisse tenuta in considerazione la mia idea e quella di tutti coloro i quali a quello scritto si sono accostati, con tutte le idee, giuste o sbagliate che siano.

venerdì 2 maggio 2008

Le mie parole

La mia mente
plasma forme nuove
parole come ali
di cristallo
che si librano
su pagine di cielo
parole libere
e nostalgiche
come gli occhi
di un vagabondo
parole di sabbia
che scivolano veloci
tra le dita
parole incontrollabili
parole vive